“Vite a contatto” è il titolo del percorso che il Settore Adulti di Azione Cattolica propone in questo anno associativo.
Nel racconto del Vangelo di Marco (5,21-43) l’emorroissa e Giàiro, mossi da una profonda fede, trovano in Gesù colui che cura le loro ferite e dà pienezza alle loro vite.
Anche per noi la fede è il punto di partenza: per metterci in gioco da adulti nella quotidianità, per imparare a scorgere in essa l’abbondanza dei suoi doni, a volte, sorprendenti.
La fede ci aiuta a fare l’impossibile, a dare forma alle nostre idee, a perseverare in mezzo alle difficoltà.
Ci spinge “oltre” gli ostacoli, al noto, al certo, verso l’Altro e gli altri.
Ci mette di fronte a continue sfide, alle quali siamo chiamati a rispondere aprendoci con gesti di cura e carità.
Si alimenta nella testimonianza e si traduce in gesti semplici, in capacità di ascolto, in relazioni accoglienti, in un tocco, gentile e discreto, che passa da persona a persona.
Da qui l’immagine della copertina del testo, che racconta di una quotidianità, a volte frenetica, in cui ogni incontro diventa via attraverso cui Dio si affianca a noi e si fa scorgere nei volti delle persone.
Alcune di esse hanno bisogno di sostegno, di ascolto, di cura, anche solo di un sorriso.
Altri imprimono nel nostro cuore la certezza che in quel preciso momento, in quel particolare incontro, in quel dato luogo, il Signore ci ha visitato in modo speciale.
Dio scrive la sua storia per noi nelle relazioni che viviamo e ci parla nei volti che incontriamo, si fa vicino, dona la sua forza e il suo sostegno, incoraggia, conforta, ama, dà senso all’esistenza di ognuno.